L’industria dell’auto rilancia la sfida (ancora) dall’America

Ecco come il Consumer electronics show di Las Vegas e il salone di Detroit tracciano la strada dell’innovazione
Tra i due, il Ces è quello che oggi seduce davvero il pubblico. Con Las Vegas che a inizio gennaio da capitale del gioco d’azzardo si trasforma in capitale dell’innovazione. È qui infatti che va in scena il futuro e ultimamente soprattutto quello automobilistico. Ed è qui che sbarcano tutti (o quasi) i big dell’industria della mobilità per mostrare la loro visione dell’auto che verrà. Al punto da aver praticamente costretto dal prossimo anno a far slittare a giugno il salone di Detroit che da sempre ha aperto le manifestazioni internazionali dell’anno. Segnale evidente della rivoluzione automobilistica in corso che vede al centro di tutto la tecnologia e l’innovazione e sempre meno il design, le carrozzerie e i motori così come l’ostentazione del lusso.
D’altronde sarà proprio su questo terreno che si giocheranno le prossime sfide industriali e soprattutto si concentrerà la maggior parte degli investimenti miliardari delle case automobilistiche.
Poi naturalmente ci sono i modelli. Ci sono i numeri e i fatturati con tutte le contraddizioni che si porta dietro l’industria dell’auto, costretta a guardare avanti ma a fare i conti con il presente e qualche volta anche con il passato. Dove tutto quello visto e raccontato a Las Vegas deve ancora arrivare o comunque è ancora abbastanza lontano per generare profitti immediati. E allora per questo ci sono i saloni della tradizione. Quelli con gli stand con le automobili a fare da star.
Dunque, eccoci, a Detroit, ultima edizione al gelo di gennaio. Il salone dei giganti, dei super pick-up e delle berline. Il salone del lusso e degli annunci. Il luogo dove progettare un altro tipo di futuro, più legato al prodotto di oggi, alle fabbriche e alle alleanze necessarie per limitare i costi di tutto questo. Tutto puntualmente accaduto nella capitale del Michigan. Da una parte con i modelli sugli stand, dall’altro con il più atteso degli annunci: l’alleanza (globale) tra Ford e Volkswagen, per costruire insieme pick-up e van con l’obiettivo di vendere in Europa i veicoli commerciali nel 2022 ed esplorare insieme le opportunità di vetture a guida autonoma, servizi di mobilità e auto elettriche.
Cosa diventerà nel tempo questa unione è ancora tutto da scoprire ma di certo aprirà scenari completamente nuovi per tutta l’industria dell’automobile. Ripartirà il valzer delle alleanze vere o presunte? Probabile. Un’industria globale come quella dell’automobile non può certo farne a meno. E se l’Europa ristagna e l’America riprende velocità perché non mettersi insieme per migliorare da una parte e correre più veloci dall’altra? A Detroit è successo. L’America funziona così. Per questo l’auto riparte ancora una volta da lì. —