
Veronica Lario dovrà restituire a Silvio Berlusconi circa 60 milioni di euro. È quanto si evince dal provvedimento, immediatamente esecutivo, dei giudici della Corte d'Appello di Milano in merito all'assegno di divorzio tra i due ex coniugi. Da quanto è stato riferito è stata accolta la tesi del legale di Berlusconi, Pier Filippo Giuggioli, che già prima del nuovo orientamento giurisprudenziale, poi applicato, aveva sostenuto l'autosufficienza economica di Veronica. La restituzione decorre dal marzo 2014, da quando fu dichiarato il divorzio.
La Corte d'Appello di Milano ha così stabilito di applicare il precedente del caso dell'ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli, che si è visto riconoscere dalla Cassazione il diritto a non dover mantenere la moglie, in quanto economicamente autonoma, scardinando il principio del mantenimento dello stesso tenore di vita.
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Berlusconi-Lario: guerra legale. La perdita oggi, dell’assegno divorzile, è l’ultimo atto di una lunga battaglia legale che ha visto contrapposti Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Una lunga storia di scaramucce nei tribunali di Milano e Monza, dopo un matrimonio durato 27 anni.
Queste le principali tappe - 15 novembre 1990: Silvio Berlusconi e Veronica, pseudonimo di Miriam Raffaella Bartolini, si sposano con rito civile celebrato dal sindaco Paolo Pillitteri a Palazzo Marino, sede del comune di Milano. Testimoni, per lo sposo, Fedele Confalonieri e Bettino Craxi e per la sposa Anna Craxi e Gianni Letta. L’inizio del loro rapporto risale comunque a una decina d’anni prima e la coppia, il giorno delle nozze, ha già tre figli: Barbara nata nel 1984, Eleonora (1986) e Luigi (1988). - 31 gennaio 2007: Dopo un lungo periodo di voci su una crisi della coppia, Veronica scrive una lettera aperta a ’Repubblicà in cui chiede al marito «pubbliche scuse» per le parole galanti rivolte pubblicamente ad alcune donne alla cerimonia del premio televisivo dei ’Telegattì. - 12 novembre 2009: Il Corriere della Sera riporta la notizia del deposito in Tribunale, da parte di Veronica, di un «ricorso individuale con addebito» del marito. In sostanza un atto di richiesta di separazione per colpa. La notizia viene in un primo tempo smentita.